Al via a maggio l’Executive Master in Management of Innovation in Life Science all’Università degli Studi di Milano

Al via a maggio l’Executive Master in Management of Innovation in Life Science all’Università degli Studi di Milano

Picture of Maria Mezzetti

Maria Mezzetti

Perché ne stiamo parlando
Mario Benassi insegna Economia e Gestione delle Imprese. È fra gli artefici del corso il cui scopo è capire il mondo Life science alla luce di nuovi attori, come AI e innovazioni tecnologiche. Rivolto a un pubblico con competenze di base, il corso dura due mesi e mezzo, in parte in presenza in parte da remoto.

L’innovazione nelle scienze della vita è un campo non solo importante, ma per certi versi anche strategico, in quanto fornisce il potenziale per guidare le scoperte mediche, migliorare i mezzi per l’assistenza sanitaria e sviluppare nuove terapie e cure. In questo contesto, l’Open Innovation sta via via assumendo un ruolo sempre più cruciale per l’ottenimento di risultati in ambito R&S, nuove soluzioni e prodotti, strategie di ingresso al mercato rapide ed efficaci. Le opportunità da cogliere sono molte, fra cui la digitalizzazione e la disponibilità di risorse da investire grazie anche ai fondi messi a disposizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La collaborazione nell’ambito dell’Open Innovation è, in generale, strategicamente importante per la ricerca e il trasferimento tecnologico. Nel settore Life science ciò è ancora più vero, in quanto vi sono attori pubblici e privati altamente qualificati che operano insieme per un comune risultato.

Tutto ciò comporta sfide importanti di fronte alle quali non ci si può improvvisare.

Grandi cambiamenti necessitano di risposte

Ecco quindi l’Executive Master in Management of Innovation in Life Science, in grado di rispondere alle nuove esigenze che il settore impone, alla luce delle profonde trasformazioni a cui è soggetto. Incentrato sull’approfondimento verticale specifico, il corso è organizzato sulla base di un’alternanza di riflessioni e testimonianze. In tutto secondo 5 moduli, ognuno dei quali prevede una giornata in presenza e altri incontri virtuali. Una quarantina i relatori, oltre ai quattro primari, ovvero Mario Benassi, Elena Paola Lanati, Founder e CEO di Indicon Società Benefit, Stefano Capri, Docente di Economia della Salute presso la LIUC di Castellanza, e Maria Luisa Nolli, Co-Fondatrice e CEO di NCNbio.

Sessanta ore totali, suddivise in due mesi e mezzo con la possibilità alla fine, per chi vuole, di presentare un business case. Nessun numero chiuso o test d’ingresso: il corso, a pagamento, è aperto a chiunque si interessi di questi temi e che abbia le conoscenze di base. A chiunque, insomma, voglia aumentare il bagaglio di conoscenza specifico.

Fra coloro che l’hanno ideato, Mario Benassi, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano.

Come mai un corso di questo genere?

“L’idea nasce alla luce di diverse considerazioni: il settore Life science si trasforma continuamente e questo sia dal punto di vista tecnologico, ma non solo. Da una parte c’è la ricerca scientifica che grazie ai suoi progressi cerca di trovare soluzioni alle malattie che conosciamo. Dall’altra c’è l’irruzione del digital, che va dalle forme più semplici, come la gestione del rapporto medico – paziente come tutti noi abbiamo sperimentato durante la pandemia, fino alle applicazioni facenti leva su software e AI”.

Regole e mercato

“C’è inoltre una questione di regolamentazione e accesso al mercato: nuovi farmaci e nuove terapie e metodi si “appoggiano” a un sistema in forte evoluzione, dove anche per le aziende il modo di innovare è cambiato in quanto è cresciuta sia la capacità di raccolta dei dati sia della loro analisi. Molto di più di quanto non lo fosse prima. L’Executive Master tocca tutti questi aspetti, considerando anche il salto che il panorama degli attori che popolano questa scena cambia perché ci sono sempre nuovi soggetti”.

Le competenze messe in campo

“Oltre a conoscenze e capacità gestionali manageriali di business, abbiamo competenze soprattutto scientifiche: dalla Farmaceutica, con Paola Minghetti, alla Medicina, con Sergio Abrignani. L’Università degli Studi dispone di importanti personalità, capaci di dare contributi forti e unici sotto forma di testimonianze e interventi. Attraverso tutti questi elementi noi speriamo di offrire un menù innovativo e interessante”.

Rivolto a un pubblico “maturo”

“L’Executive Master è per una platea di persone che sappia già di cosa si parla. Diciamo a tre macrogruppi: a ricercatori, dottorandi che vogliano capire l’evoluzione del Life science, a chiunque voglia collaborare o già collabori a vario titolo con questo mondo; a chi lavora nell’ambito delle imprese che necessiti di passare a settori adiacenti ma dissimili: se qualcuno opera nel campo commerciale può rendersi conto che il tema della regolamentazione avrà un determinato impatto. O a chi vuole sentire la storia imprenditoriale di certe startup, come qualcuna fra queste è emersa e qualcun’altra no e perché; a chi sta per fondare un’impresa o ha un progetto già avanzato”.

Per maggiori informazioni sarà possibile consultare il sito www.misom.unimi.it.

Keypoints

  • Parte a maggio il nuovo Executive Master in Management of Innovation in Life Science all’Università degli Studi di Milano
  • Nessun numero chiuso
  • È rivolto a un pubblico con competenze di base
  • Affronta il tema dell’innovazione in Life science alla luce delle trasformazioni dovute al digitale e alla rapidità di reazione che il cambiamento impone

Altri articoli