Tumori: istruzione e status finanziario pesano sul successo delle cure

Tumori: istruzione e status finanziario pesano sul successo delle cure

Picture of Valentina Arcovio

Valentina Arcovio

Perché ne stiamo parlando
Il buon esito delle cure anti-cancro non dipende solo dalla specifica malattia o dalle condizioni di salute del paziente. A giocare un ruolo determinante sono anche i livello di istruzione e le finanze della persona malata. Se ne è discusso al convegno “Close the Care Gap”, organizzato dall’ISS e dall’AIOM.

Istruzione e finanze possono compromettere le cure oncologiche e, di conseguenza, influenzare la prognosi dei pazienti. Basta pensare che un quarto delle morti per cancro in Italia è riconducibile proprio alla bassa istruzione. A pesare, specialmente negli ultimi anni, è anche la cosiddetta “tossicità finanziaria”, ovvero l’insostenibilità dei costi per le cure che interessa oltre 1 paziente su 4. A fare luce su vecchie e nuove criticità nella cura del paziente oncologico sono stati i numerosi esperti che hanno preso parte al convegno “Close the Care Gap”, promosso dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione AIOM, che si è tenuto a Roma.

L’istruzione è correlata alla prevenzione oncologica

Si stima che nel 2019 si siano verificati ben 30mila i decessi per cancro in Italia correlabili alla scarsa scolarità. Un recente studio pubblicato sul Journal of Public Health, mostra che il ciclo di studi spesso condiziona anche la successiva capacità di reddito e la possibilità di accedere al percorso terapeutico migliore. Nel 2023, in Italia, sono state stimate 395.000 nuove diagnosi di tumore. “Le persone con un alto livello di istruzione – afferma il Presidente della Fondazione AIOM, Saverio Cinieri – dispongono di più strumenti per comprendere l’importanza della prevenzione, per interpretare le informazioni utili sui sintomi della malattia e per adottare comportamenti che possono influire sull’efficacia delle terapie. Da qui il tasso di mortalità per cancro più elevato nei cittadini meno istruiti”. La sedentarietà, ad esempio, presenta un gradiente sociale a svantaggio delle persone con maggiori problemi economici o bassa istruzione, fra le quali raggiunge il 43% rispetto al 25% dei cittadini che non vivono questa condizione. E l’obesità è pari al 17% fra gli individui con svantaggio sociale rispetto al 9% di chi non ne riferisce. Nel 2022, la prevalenza del fumo fra le persone con molte difficoltà economiche era pari al 37%, mentre fra chi non ha problemi finanziari la quota di fumatori è scesa dal 27% al 22% fra il 2008 e il 2022.

Il 26% dei pazienti affronta problemi economici dopo la diagnosi

Una diagnosi di cancro può causare difficoltà economiche nei pazienti. È la cosiddetta tossicità finanziaria, che colpisce il 26% delle persone con neoplasia ed è legata a diversi fattori, tra cui i costi che i malati devono sostenere per recarsi nei luoghi di cura. Basti pensare che, nel 2022, in Italia quasi 28mila pazienti oncologici hanno cambiato regione per curarsi, in particolare per un intervento chirurgico. “La tossicità finanziaria – spiega il Presidente di AIOM, Francesco Perrone – interessa anche i pazienti di sistemi sanitari universalistici come il nostro. In Italia, al momento della diagnosi il 26% dei pazienti deve affrontare problemi di natura economica e il 22,5% peggiora questa condizione di disagio durante il trattamento. Questi ultimi, inoltre, hanno un rischio di morte nei mesi e anni successivi del 20% più alto”. Alcune spese riguardano il ricorso alla sanità privata. Altre toccano farmaci supplementari o integratori, oppure trattamenti aggiuntivi utili, ad esempio la fisioterapia che è difficile praticare nel sistema pubblico. Poi c’è la logistica: la distanza tra la casa e il luogo dove si ricevono le cure e le spese di trasporto da sostenere. “Una serie di determinanti – afferma Perrone – sui quali vogliamo sensibilizzare i decisori politici e gli amministratori, che possono mettere in campo politiche di cambiamento”.

Bellantone: “Un cittadino della Calabria ha meno possibilità di sopravvivere a un tumore”

“Da uomo del Meridione – afferma Rocco Bellantone, presidente dell’ISS – mi ferisce ancora di più il verificare che nella nostra stessa Italia esistono discrepanze notevoli: altro che articolo 32 della Costituzione! Purtroppo un cittadino della mia regione nativa, la Calabria, ha meno possibilità di sopravvivere a un tumore rispetto a uno che vive nelle regioni del Nord e questo è veramente assurdo”. Oltre alla sopravvivenza, c’è anche la questione di qualità della vita. “Molte volte il cancro si trasforma da malattia acuta in malattia cronica – spiega Bellantone – quindi si convive per molto tempo con questa malattia. Possono insorgere tutta una serie di problematiche che non sono solo sanitarie ma anche socioeconomiche per quanto riguarda il reinserimento dei pazienti nella vita sociale. Abbiamo fatto dei passi avanti con la legge sull’oblio oncologico ma bisogna fare ancora tante cose”. E continua: “Il nostro Ministero è molto impegnato per ridurre questo divario in Italia e, allo stesso tempo, sul fronte della cronicizzazione della malattia cancro è necessario occuparsi sempre più di una riabilitazione oncologica. L’Istituto Superiore di Sanità è schieratissimo in questa battaglia per l’azione contro la morbilità e la mortalità, soprattutto per la promozione di stili di vita salutari. È necessario iniziare con un forte programma sugli stili di vita che parta dalle scuole elementari e che sicuramente porterà a risultati migliori: è infatti molto più facile convincere un bambino a non iniziare mai a fumare piuttosto che convincere un fumatore a smettere”.

Dagli specialisti dell’ISS e dell’AIOM arriva l’invito a mettere in atto misure strutturali in grado di migliorare l’accesso e l’equità delle cure. Ma, in particolare, si evidenzia la necessità di intervenire già nelle scuole con un’“educazione sanitaria”, utile ai fini anche della prevenzione oncologica.

Keypoints

  • Un quarto delle morti per cancro in Italia è riconducibile alla bassa istruzione
  • Per oltre 1 paziente su 4 i costi delle cure sono insostenibili
  • Nel 2023, in Italia, sono state stimate 395.000 nuove diagnosi di tumore
  • Istruzione e reddito sono correlati alla prevenzione oncologica
  • Una diagnosi di cancro può causare difficoltà economiche nei pazienti
  • Nel 2022, in Italia quasi 28mila pazienti oncologici hanno cambiato regione per curarsi
  • Un cittadino della Calabria ha meno possibilità di sopravvivere a un tumore

Altri articoli