È una grande sfida quella che si prefigge di vincere IAMA Therapeutics, start-up nata dal lavoro di due gruppi di ricerca dell’IIT finanziati dalla Fondazione Telethon: sviluppare un nuovo candidato farmaco per le disfunzioni del neurosviluppo. Come nasce questa avventura?
Laura Cancedda, Founder and Scientific Advisor di IAMA Therapeutics, ne ha raccontato la storia a Trieste, in occasione della prima edizione di “Promuovere l’innovazione nelle scienze della vita Friuli Venezia Giulia, the Place to be”.
“L’avventura di IAMA Therapeutics nasce dalla ricerca di base del mio laboratorio e del laboratorio di Marco De Vivo, entrambi all’Istituto Italiano di Tecnologia. Neuroscienziata io, chimico lui.
Partendo dalla ricerca di base abbiamo intrapreso un percorso lungo, non così banale né facile, per arrivare alla fondazione di IAMA Therapeutics prima e ottenere poi tutte le autorizzazioni per avviare il primo studio first-in-human, quindi il primo trial clinico nelle persone, del nostro prodotto principale: se tutto va bene partirà a febbraio 2024”.
Laura Cancedda si riferisce allo studio clinico di fase 1, first-in-human (FIH), randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, per studiare la sicurezza e la tollerabilità di una molecola terapeutica sviluppata per il trattamento dell’autismo e dell’epilessia.
IAMA Therapeutics nasce dall’esperienza dei gruppi di ricerca Brain Development and Disease e Molecular Modeling and Drug Discovery dell’IIT, guidati rispettivamente da Laura Cancedda e Marco De Vivo, e si prefigge di mettere a punto approcci terapeutici innovativi nel campo delle disfunzioni del neurosviluppo.