L’innovazione tecnologica a servizio della medicina di precisione, per salvaguardare la salute e la qualità di vita di quanti più pazienti possibili. Questa la sfida che accomuna molti dei progetti di impresa innovativa nati dalla ricerca universitaria che si sono contesi il Premio Nazionale per l’Innovazione 2023. Tra questi, Livgemini vince il Premio per la categoria Life Science-Medtech, per il dispositivo avanzato di prevenzione, diagnosi e monitoraggio dell’aneurisma dell’aorta. Valorizzata invece con il Premio speciale EIT Health la start up Ai-Twin, che sta lavorando alla messa a punto di un dispositivo innovativo utile per l’individuazione della migliore terapia farmacologia per i pazienti con artrite reumatoide.
Livgemini e Ai-Twin sono due delle 70 startup finaliste della XXI edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI) la cui finale si è disputata a Milano venerdì 1 dicembre.
Livgemini: un digital twin per la cura degli aneurismi
“Livgemini nasce dal progetto europeo Horizon 2020 MeDiTATe: Medical Digital Twin for Aneurysm Prevention and Treatment. L’obiettivo è sviluppare un gemello digitale per la cura dell’aneurisma, una delle patologie cardiovascolari più diffuse in Europa: colpisce circa 700 mila persone e ogni anno si verificano circa 229 mila nuovi casi”.
È entusiasta il CEO e co-founder di Livgemini Leonardo Geronzi, 27 anni, ingegnere biomedico: lo scorso 1 dicembre, di mattina, ha ritirato il PNI a Milano e, nel pomeriggio, ha discusso la tesi di dottorato a Roma, all’Università Torvergata. “Un digital twin è una replica virtuale di un oggetto, in questo caso stiamo mettendo a punto la replica virtuale di una anatomia vascolare”. L’aneurisma è potenzialmente fatale e in grado di provocare la morte in pochi minuti. “Attualmente è trattato chirurgicamente: viene eseguita un’operazione complessa a cuore aperto che comporta rischi intra e post operatori. Noi abbiamo sviluppato e testato un prototipo che consente di valutare più correttamente il rischio: quindi uno strumento per i medici, per migliorare la diagnosi e identificare le procedure più appropriate per il trattamento”. Il dispositivo a cui sta lavorando Livgemini è uno strumento basato su modellazione 3D e analisi emodinamica real-time, arricchito da previsioni AI. “Il software è stato già testato in ambiente clinico. I prossimi step? Costituirci come azienda e continuare la fase di ricerca e sviluppo, entro il 2024, per migliorare il prototipo. Nel frattempo, portiamo avanti le procedure per ottenere il brevetto e dal 2024 cercheremo di ottenere la certificazione europea per commercializzare il software”.
Orgoglioso e onorato per il Premio Nazionale per l’Innovazione 2023 (ciascun vincitore delle 4 categorie – ICT, INDUSTRIAL, Iren CLEANTECH & ENERGY, LIFE SCIENCES-MEDtech – si porta a casa un assegno di 25mila euro), Geronzi confida che questo sia il primo passo per realizzare qualcosa di veramente utile: “il nostro obiettivo è fornire al medico uno strumento per salvare quanto più vite possibili facendo diagnosi accurate” conclude.
Ai-Twin: verso la diagnosi personalizzata dell’artrite reumatoide
Portare sul mercato un dispositivo per la diagnosi personalizzata dell’artrite reumatoide è invece l’ambizioso obiettivo di Ai-Twin: start up nata come spin off del progetto di ricerca europeo FLAMIN-GO, che punta a sviluppare trattamenti su misura per ogni paziente affetto da questa malattia infiammatoria cronica autoimmune. “Il sistema immunitario aggredisce le articolazioni e, se non bloccata con farmaci appropriati, la malattia causa deformità articolari permanenti. Sul mercato – spiega Annalisa Chiocchetti, coordinatrice del progetto, ordinaria di immunologia all’Università del Piemonte Orientale e AD di AI-Twin – ci sono numerosi farmaci capaci di boccare la malattia ma, di fatto, è difficile per il reumatologo predire il farmaco giusto per ciascun paziente, allora si procede per tentativi: si inizia con un farmaco per sei mesi, se non va bene si procede con altri farmaci, e nel frattempo, di tentativo in tentativo, la malattia evolve”. La remissione dei sintomi è infatti più probabile quando il trattamento inizia precocemente.
Allora l’idea di Ai-Twin è di eseguire, al momento della diagnosi, una piccola biopsia della sinovia (uno dei tessuti dell’articolazione) per ricreare in vitro un’articolazione gemella (Organ-on-chips) su cui testare l’efficacia dei diversi farmaci disponibili e poter individuare la migliore scelta terapeutica per ogni paziente.
Prossimi step? Riuscire a dimostrare il Proof of concept: “dobbiamo avere pazienti di cui conosciamo già la risposta alla terapia farmacologica per testare se il nostro dispositivo è in grado effettivamente di identificare il farmaco più adatto per ciascuno. E per avere il via libera per l’uso in ambito clinico dalle autorità regolatorie (FDA o EMA), dobbiamo fare il trial clinico. Contiamo di uscire sul mercato intorno al 2030, ma già prima il nostro dispositivo potrà essere molto utile per le aziende farmaceutiche che devono testare nuovi farmaci. Il nostro obiettivo – conclude Chiocchetti – è curare tutti pazienti, non solo quelli che rispondono al primo farmaco”.
Per il Premio speciale EIT Health, Ai-Twin si aggiudica un voucher per accedere al Mentoring and Coaching Network di EIT Health in Europa.
Il Premio Nazionale per l’Innovazione
Il Premio Nazionale per l’Innovazione è la business plan competition promossa da PNICube, l’Associazione italiana delle università, incubatori accademici e start cup regionali, e organizzata quest’anno in collaborazione con Regione Lombardia e Politecnico di Milano, Università Milano-Bicocca, Università Bocconi e Università Statale di Milano, coordinate da MUSA (Multilayered Urban Sustainability Action), l’ecosistema dell’innovazione finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del PNRR.
L’obiettivo? Diffondere la cultura d’impresa nel sistema della ricerca, sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di innovazione e accorciare le distanze tra ricerca e mercato. Al PNI concorrono infatti i progetti di impresa innovativa: 70 quest’anno i progetti selezionati dalle 16 competizioni regionali (StartCup) collegate alle università italiane e agli enti di ricerca associati a PNICube.
Secondo Paola Paniccia, presidente di PNICube, è la fotografia dell’Italia che innova. Un’occasione, secondo la presidente di Musa e neo-eletta presidente CRUI Giovanna Iannantuoni, per rafforzare la collaborazione tra accademia e impresa promuovendo soluzioni che possono migliorare concretamente la vita delle persone e valorizzando quell’innovazione tecnologica in grado di contribuire a ridurre disuguaglianze e squilibri.